Tisana di Cannabis: Cos’è? Come si prepara? Perché berla?

La Tisana di Cannabis Sativa si ricava generalmente dalle sommità fiorite e dalle foglie seccate della Canapa, pianta che contiene determinati principi attivi che possono essere assunti anche attraverso questa bevanda, se preparata nel modo giusto.
La cosa importante da sapere è che la pianta contiene, concentrati soprattutto nelle infiorescenze, una serie di componenti i cui nomi si ricordano perché terminano in “-noidi” ma di cui pochi saprebbero dire cos’è e come agisce ciascuno di essi (flavonoidi, terpenoidi, cannabinoidi). Quelli che ultimamente si sentono nominare più spesso sono i cannabinoidi, in particolare il famoso CBD, sempre più frequente in negozi e tabaccherie e ritenuto responsabile di mille e più benefici. Ciò di cui però raramente si tiene conto è il fatto che questo principio attivo in natura è affiancato da numerosissimi altri principi e, proprio per questo, come sembrano dimostrare le ultime ricerche, opera in simbiosi con essi, tanto che pare siano alcuni di quelli (tra cui l’amato/odiato THC) ad innescarne e rafforzarne l’azione. In breve: il CBD è contenuto all’interno di un organismo tanto bello quanto complesso che ancora non se ne conosce con precisione il funzionamento. Assumere il CBD separatamente avrà chiaramente un effetto diverso e si è dimostrato che apporta molti benefici, ma siamo proprio sicuri che stia tutto lì?
Tornando alla nostra Tisana, essendo null’altro che Canapa secca, contiene tutti quei “-noidi” di cui sopra, sostanze lipofile (letteralmente amano i grassi) che per “venire fuori” del tutto hanno bisogno di legarsi ad un grasso di qualche tipo. Quando si prepara la Tisana di Cannabis, se si vuole essere certi della disponibilità di tutti questi principi (tra cui il CBD), è importante aggiungere dell’olio (noi suggeriamo quello di cocco o di sesamo) o del latte durante l’ebollizione (istruzioni semplici sulla preparazione qui).
Ma arriviamo al vero punto di questo post: perché mai dovrei mettermi a bollire “erba” secca per quasi 40 minuti, mischiarla a latte/olio e poi ingurgitare il liquido verdastro che ne esce?
In due parole: perché contiene i famosi -noidi (cannabinoidi, terpenoidi, flavonoidi) e per di più tutti assieme. Non si tratta di estratto di puro CBD, ne avrà quindi una concentrazione piuttosto inferiore, con il vantaggio che però questo non viene isolato.
La tisana può quindi apportare i benefici propri della pianta di Canapa: può aiutare chi ha problemi di artrosi o “dolori” per le proprietà anti-infiammatorie, aiuta a dormire ed è fantastica per problemi di digestione, mal di stomaco o dolori mestruali, oltre ad essere rilassante.
In pratica in quelle giornate in cui, se aveste davanti un bottone rosso collegato ad un esplosivo al centro del pianeta, non esitereste a premerlo e, visto che quel bottone in realtà non ce l’avete, preparare una buona Tisana di Cannabis Sativa vi aiuterebbe ad interagire con il mondo. Lo stesso vale per le nottate post-cena o per i post-pranzo in famiglia/amici durante cui rimpinzarsi di cibo è bellissimo finché non si torna a casa.
Situazioni del genere a parte, per chi ha qualche problema di salute (soprattutto difficoltà nel sonno, anche se talvolta per “effetto paradosso” può fungere da energizzante) questa bevanda, preparata correttamente e assunta regolarmente, sta dimostrando apportare benefici inaspettati, oltre ad aiutare a prendere le cose con quella leggerezza di cui a volte abbiamo proprio bisogno.